Venerdi 13 gennaio 2023 h 17,30: i sotterranei dello stadio di Domiziano a Piazza Navona
APPUNTAMENTO: Venerdi 13 gennaio 2023 h 17,30: i A PIAZZA NAVONA, DI FRONTE ALLA CHIESA DI SANTA AGNESE IN AGONE. DURATA: 1 H. LA GUIDA E' RICONOSCIBILE IN LOCO DAL CARTELLO ROMA BELLA.
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Piazza Navona, definita a buon diritto il “salotto barocco” di Roma, nasconde bellezze sopra e sotto il suolo. La piazza si trova proprio nel cuore dell’antico Campo Marzio, dove erano in epoca imperiale grandi strutture come portici, teatri, templi e altri edifici per spettacoli o attività pubbliche.
VISITA GUIDATA AI SOTTERRANEI DELLO STADIO DI DOMIZIANO
A circa 5 metri di profondità sotto l’attuale pavimento si trovano i resti di un antico stadio destinato ad accogliere gli agones, ovvero le gare atletiche di ispirazione olimpica, reintrodotte a Roma dall’imperatore Domiziano nell’86 d.C. nel contesto della riforma del Certamen Capitolino Iovi. Insieme allo stadio, Domiziano fece erigere un odeion, un piccolo teatro capace di circa 4000 posti, per gare poetiche e musicali.
Magistrale esempio di continuità architettonica ed urbanistica nel corso di due millenni, Piazza Navona deve la sua pianta allungata all’esistenza delle strutture dello stadio. Esso era lungo 275 metri e, come apprendiamo dal testo dei Cataloghi Regionari, poteva accogliere 30.000 spettatori su due ordini di gradinate sorrette da robuste arcate in travertino.
Le competizioni atletiche nello stadio erano chiamate agones in greco; il nome "agones" nel Medioevo si trasformò in "agone", "nagone", "navone" e infine diede origine al nome di Piazza Navona. Le competizioni includevano la corsa a piedi (con le varie specialità stadion, diaulos, dolichos e oplitodromia), le tre discipline della lotta (pancrazio, pugilato, lotta libera), il salto in lungo effettuato con gli halteres, il lancio del giavellotto (pilum) e il lancio del disco, la cui tecnica differiva molto da quella adottata oggi.
Tuttavia il popolo romano considerava poco virili e non conformi ai rudi costumi patrii queste competizioni sportive, e preferiva di certo i combattimenti gladiatorii (i munera) con ampio spargimento di sangue che venivano organizzati nell’Anfiteatro Flavio o Colosseo.
Per questo motivo lo stadio di Domiziano fu in uso, per lo scopo per cui era stato costruito, per poco tempo dopo il regno del suo costruttore. In seguito venne usato come arena per le esecuzioni capitali, e qui subirono il martirio tanti Cristiani, come Sant’Agnese, sepolta nelle catacombe sulla Nomentana a lei intitolate.
Dopo aver illustrato Piazza Navona, scendiamo nel sotterraneo con la nostra guida fino a raggiungere il livello della pista dello stadio dal lato di Piazza di Tor Sanguigna. Grazie all’aiuto di un plastico realizzato in gesso negli anni ’40 e di fedeli ricostruzioni multimediali, potremo comprendere quale era l'aspetto antico dello stadio e quali sono state le variazioni successive che hanno portato nei secoli alla trasformazione nella magnifica Piazza Navona.
Una volta conclusa la visita del sotterraneo proseguiremo osservando le strutture dello stadio emergenti in Corsia Agonale, arriveremo poi fino a Piazza dei Massimi dove si trova un’unica colonna superstite della decorazione dell’odeion domizianeo. Non mancheremo di illustrare anche la storia delle celebri fontane di Piazza Navona: quella dei Quattro Fiumi (1647-1651), quella dell’Etiope o del Moro di scuola berniniana e quella di Nettuno o dei Calderari, completata solo nel XIX secolo.
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