Domenica 13 novembre 2022 h 9,30: visita guidata con archeologo al Foro Romano e al Colosseo
APPUNTAMENTO: Domenica 13 novembre 2022 h 9,30 DAVANTI ALLA BIGLIETTERIA DEL FORO ROMANO IN LARGO DELLA SALARA VECCHIA N. 6, ALL'INCROCIO TRA VIA CAVOUR E VIA DEI FORI IMPERIALI.
DURATA COMPLESSIVA: 3 H. LA GUIDA E' RICONOSCIBILE DAL CARTELLO ROMA BELLA. PRENOTAZIONE: OBBLIGATORIA VIA MAIL A: inforomabella@virgilio.it, o chiamando i n. tel. 0697858194; 0661661527, CELL. 3669430785, o compilando il form sottostante. Visita guidata gratuita. Eventuali biglietti di ingresso sono a carico dei Soci partecipanti.
Il Foro Romano (lat. Forum Romanum) fu il cuore della vita politica, giuridica, amministrativa, religiosa e commerciale di Roma, fin dal VII secolo a.C.
La depressione tra il Palatino ed il Campidoglio, nell’VIII secolo a.C. era occupata da un acquitrino (il Velabrum) e si presentava come un luogo malsano, non praticabile se non marginalmente, quando si doveva scendere a valle dai colli per seppellire i defunti (limitati nuclei di tombe a pozzetto e in fossa terragna risalenti all’VIII secolo a.C. sono stati rinvenuti accanto al tempio di Antonino e Faustina) e per celebrare rituali in onore delle divinità catactonie, che ai margini della palude tra nebbia e miasmi avevano i loro luoghi di culto.
Il foro dunque inizialmente si configurava come una zona periferica, non a caso il sostantivo neutro forum, che significa piazza in latino, deriva dall'avverbio foras, "fuori da", e indica l'origine extraurbana di questa zona di Roma, in seguito divenuta così importante e centrale.
Sul finire del VII secolo a.C., sotto i Re Etruschi, vengono avviati gli interventi di bonifica che renderanno questa valle acquitrinosa un luogo frequentabile. La palude viene drenata, facendo defluire le acque del Velabrum nella più antica fognatura che è anche la prima opera pubblica di Roma, la Cloaca Maxima, e da qui nel fiume Tevere.
Il Re Tarquinio Prisco (anni di regno dal 616 al 579 a.C.) costruisce il primo lastricato della piazza del foro in blocchi di tufo, e a questo primo livello nel corso del tempo ne seguiranno altri sei, fino all’ultimo pavimento, in travertino, dell'epoca di Augusto (29 a.C.). Molti interventi edilizi successivi faranno di questa valle un tempo paludosa il centro politico di Roma per tutto il periodo repubblicano (dal 509 a.C. al 27 a.C.).
Quando vengono edificati i nuovi fori imperiali, più spaziosi e funzionali rispetto all’antico foro repubblicano, esso continua ad essere un importante luogo di incontro e di svolgimento dei più importanti riti religiosi dell'antica Roma. Da un punto di vista rappresentativo la sua importanza resta invariata fino alla fine dell'Impero Romano d'Occidente (476 d.C.) ed oltre, basti pensare che la costruzione dell'ultimo edificio pubblico, la colonna dedicata all’imperatore bizantino Focas, risale al 609 d.C.!
La visita guidata nel foro romano include la Curia (sede del Senato), il tempio del Divo Giulio, il tempio di Antonino e Faustina, il Tempio di Castore e Polluce, la fonte di Giuturna, i Templi di Saturno, Vespasiano e Tito e Concordia ai piedi del Campidoglio, le due basiliche Giulia ed Emilia, la Regia, il Tempio di Vesta e la Casa delle Vestali, la basilica di Massenzio e Costantino, gli archi onorari di Settimio Severo e Tito, il sacello di Venere Cloacina, il Vicus Tuscus, il Tempio del Divo Romolo e tutti gli edifici minori che si trovano lungo il percorso della Via Sacra.
Dopo essere usciti dal foro romano, proseguiamo l’itinerario archeologico con la visita dell'Anfiteatro Flavio o Colosseo, edificato da Vespasiano e Tito dal 72 all'80 d.C. e destinato ai combattimenti gladiatorii (lat. munera) e ai combattimenti contro fiere (lat. venationes).
Di forma ellittica, lungo 188 metri sull'asse maggiore e 156 metri sull'asse minore, alto ben 50 metri, il Colosseo è il più grande edificio per spettacoli gladiatorii e in generale il più grande edificio in muratura mai costruito nel mondo romano. In grado di contenere 50.000 posti a sedere e circa 5000 in piedi, il Colosseo funzionò, tranne brevi interruzioni dovute a restauri a seguito di incendi o terremoti, fino al VI secolo d.C.
Una curiosità: Il nome Colosseo non è quello originale, in quanto veniva chiamato dai Romani semplicemente “Amphiteatrum Caesareum”. Il nome deriva invece dalla vicinanza del gigantesco Colosso di Nerone, tutto in bronzo, alto ben 34 metri, che era ancora in piedi nell’Alto Medioevo (tra il X e l’XI secolo) e fece nascere la definizione di Colyseus = “l’edificio presso il Colosso”.