Sabato 3 DICEMBRE 2022 h 15: Street art a Tor Marancia: un museo condominiale
APPUNTAMENTO: SABATO 3 DICEMBRE 2022 H 15 A VIA DI TOR MARANCIA 63. DURATA: 1 H E 45'. LA GUIDA E' RICONOSCIBILE IN LOCO DAL CARTELLO ROMA BELLA.
PRENOTAZIONE: OBBLIGATORIA VIA MAIL A: inforomabella@virgilio.it, o chiamando i n. tel. 0697858194; 0661661527 (attivi tutti i giorni h 8-20), cell. 3669430785 (WhatsApp).
VISITA GUIDATA GRATUITA A TOR MARANCIA
«Ebbene, io vivo a Tormarancio, con mia moglie e sei figli, in una stanza che è tutta una distesa di materassi, e quando piove, l’acqua ci va e viene come sulle banchine di Ripetta».
Queste sono le parole di Alberto Moravia nel racconto del 1954 “Il Pupo” per descrivere le condizioni insalubri e i problemi di impaludamento che caratterizzavano la vita abitativa del quartiere Tor Marancia, per questo da tutti appellata e conosciuta come il “il buco di Shanghai”, in riferimento alla città cinese conosciuta per le sue consistenti alluvioni e la sua densità abitativa.
Tor Marancia sorge ufficialmente negli anni ’30 come borgata governatoriale durante i violenti interventi di sventramento delle zone del centro in ragione del nuovo piano regolatore e delle politiche abitative del regime fascista, volte a decentrare la popolazione, soprattutto le fasce più povere, nelle aree rurali. Giunsero così nell’area, già caratterizzata dalla presenza di accampamenti e rifugi abusivi, grandi masse perlopiù proletarie e famiglie emigrate dal sud d’Italia, che furono costrette a vivere in condizioni insostenibili per anni, a causa della scarsa qualità delle abitazioni “rapide” fornite dall’Istituto delle Case Popolari e dalla presenza di latrine pubbliche. Solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, a partire dal 1948 il quartiere incominciò ad essere oggetto di operazioni di riqualificazione e di miglioramento edilizio, a seguito della legge De Gasperi sul risanamento delle borgate, che determinò la costruzione degli attuali lotti. Tuttavia fino a pochi anni fa, la zona, come purtroppo moltissimi altri quartieri della periferia romana, ha continuato a vivere in condizioni di isolamento, ad alto tasso di criminalità e di povertà economica, sociale e culturale.
Nel 2015 i riflettori di tutto il mondo vengono puntati su Tor Marancia, in particolare sul lotto residenziale del civico 43 di viale di Tor Marancia, grazie ad un complesso progetto artistico di street art, dal titolo “Big City Life” ideato dall’associazione 999contemporary, che ha avuto il merito di trasformare il lotto di case popolari in un vero e proprio museo condominiale a cielo aperto.
Il nostro percorso si snoderà tra le imponenti facciate delle 11 palazzine del lotto 1 al civico 63, e ci consentirà di apprezzare la bellezza estetica, i significati e le storie singolari dei 22 murales realizzati da artisti locali e di fama internazionale provenienti da 10 paesi diversi. Il percorso ci consentirà, inoltre, di affrontare in generale il complesso tema della street art istituzionale con le sue implicazioni e contraddizioni, e in particolare di cogliere la specificità di questo intervento urbano che ha avuto il merito di focalizzare l’attenzione pubblica sul problema dell’isolamento e dell’immobilità delle periferie e di innescare processi di riappropriazione e valorizzazione del patrimonio pubblico da parte della comunità.
La visita guidata ai murales di Tor Marancia è gratuita per i Soci di Roma Bella. La tessera di iscrizione, euro 15, si può fare anche sul posto, vale 12 mesi, consente di prendere parte ad un numero illimitato di iniziative culturali gratis.
(testo a cura della dott.ssa Margherita Sozio)