Domenica 4 dicembre 2022, h 14: passeggiata archeologica del foro boario
APPUNTAMENTO: DOMENICA 4 DICEMBRE 2022 H 14 A PIAZZA BOCCA DELLA VERITA' PRESSO LA FONTANA AL CENTRO DELLA PIAZZA. DURATA: 1 H E 30'. LA GUIDA E' RICONOSCIBILE IN LOCO DAL CARTELLO ROMA BELLA.
PRENOTAZIONE: OBBLIGATORIA VIA MAIL A: inforomabella@virgilio.it, o chiamando i n. tel. 0697858194; 0661661527, cel. 3669430785 (WHATSAPP dott. Massimo Morandi).
PUNTO DI INCONTRO PER LA VISITA GUIDATA DEL FORO BOARIO
La passeggiata guidata del foro boario ha inizio in Piazza Bocca delle Verità, di fronte alla fontana al centro della piazza.
Qui introdurremo questa importante area archeologica, che nel periodo arcaico si trovava subito al di fuori delle mura serviane (della metà del VI secolo a.C.) ed era dedicata esclusivamente al mercato del bestiame: era chiamata infatti Forum Boarium, letteralmente “mercato dei buoi”. La radura confinante con il fiume Tevere agli albori della città, nell’VIII secolo a.C., era frequentata sia da Etruschi, che scendevano a sud attraversando il fiume presso il guado a valle dell’isola tiberina, sia da Greci, che avevano addirittura fondato un emporion, ovvero uno stanziamento commerciale (quindi, non una colonia in senso stretto) sotto la tutela del semidio protettore dei commerci, Ercole. Proprio sotto la basilica di Santa Maria in Cosmedin si trova l’Ara Maxima Herculis, l’altare dedicato ad Ercole dai Greci, che Romolo, al momento della creazione del solco primigenio, confine sacro della città, decise di includere nel territorio urbano stante la sua importanza (pur essendo un culto straniero).
In Piazza Bocca della Verità illustriamo il tempio rotondo del foro boario, eretto alla fine del II secolo a.C. da Marcus Octavius Herrenus, ricco mercante di olio, interamente in marmo greco, dedicandolo ad Ercole Vincitore o “Hercules Olivarius”. Il tempio è a pianta circolare, con 20 colonne in stile corinzio, ed è perfettamente conservato (all’interno fu ricavata la chiesa di Santo Stefano delle Carrozze).
Accanto al tempio rotondo visitiamo il tempio di Portunus, risalente alla fine del IV secolo a.C., uno pseudoperiptero ionico tetrastilo in tufo e travertino, dedicato alla divinità che proteggeva il Portus Tiberinus, fondato da Servio Tullio nella seconda metà del VI secolo a.C.
Proseguiamo alla volta della Basilica di Santa Maria in Cosmedin, una diaconia eretta nel VI secolo e nota anche come Santa Maria in Schola Graeca (a ricordo della antichissima presenza dei Greci in questo luogo) che include le strutture della Statio Annonae, il magazzino dove in età repubblicana avvenivano le distribuzioni gratuite di grano al popolo.
Subito dopo ci attende un angolo del foro boario seminascosto alle pendici del Palatino, tra il c.d. Arco di Giano (denominazione errata, in realtà si tratta di un quadriportico fatto costruire da Costantino nel IV secolo d.C.) e la basilica di San Giorgio al Velabro. Qui illustreremo un singolare, piccolo monumento, il c.d. Arco degli Argentarii, un passaggio architravato eretto nel III secolo d.C. dai commercianti del foro boario in onore di Settimio Severo e della sua famiglia.
Passando per Via di San Giovanni Decollato, dove si trova la chiesa sede della Arciconfraternita omonima che si occupava della sepoltura dei condannati a morte per decapitazione, arriviamo alle pendici del Campidoglio, dove ai piedi della Rupe Tarpea si trovano importanti poli di interesse: la chiesa di Santa Maria della Consolazione, risalente al 1470, l’area sacra di Sant’Omobono dove furono rinvenuti negli scavi degli anni Trenta i resti di due templi arcaici dedicati a Fortuna e Mater Matuta, la Porta Carmentalis delle Mura Serviane e la Porticus Triumphalis. Da qui comincia il foro olitorio, il mercato dei legumi e delle verdure, una piazza stretta e lunga, delimitata dalle mura serviane alle pendici del Campidoglio, e dalle facciate di tre templi dedicati a Spes, Ianus e Iuno Sospita dal lato verso il Tevere.
Concludiamo la nostra passeggiata al Teatro Marcello, il secondo teatro più grande di Roma dopo quello di Pompeo, inaugurato nel 13 a.C. e intitolato alla memoria di Marco Claudio Marcello, nipote di Augusto. La cavea sorretta da arcate in travertino è molto ben conservata, mentre l’attico è stato completamente sostituito agli inizi del XVI secolo da un palazzo edificato da Baldassarre Peruzzi per la famiglia dei Savelli.
QUANTO COSTA LA VISITA GUIDATA DEL FORO BOARIO?
La visita guidata del foro boario e del foro olitorio è gratis per i soci. Il tesseramento si può fare anche sul posto, costa 15 euro, vale 12 mesi e consente di prendere parte ad un numero illimitato di iniziative culturali gratuite con l’associazione Roma Bella.