Domenica 25 settembre 2022 h 9: la chiesa di Sant'Andrea della Valle
APPUNTAMENTO: DOMENICA 25 SETTEMBRE 2022 H 9 A PIAZZA DI SANT’ANDREA DELLA VALLE DAVANTI ALLA CHIESA. DURATA 1 H. LA GUIDA E' RICONOSCIBILE IN LOCO DAL CARTELLO ROMA BELLA.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA VIA MAIL A: inforomabella@virgilio.it, o chiamando i n. tel. 0697858194; 0661661527, o compilando il form sottostante. La visita guidata a Sant'Andrea della Valle con l'associazione culturale Roma Bella è gratis per i Soci.
La chiesa si affaccia sulla piazza alla quale dà il nome, ma l’appellativo “della Valle” deriva dalla zona che anticamente era una depressione, dove si raccoglievano le acque che scendevano dal Quirinale e dal Pincio formando uno stagno. La costruzione della basilica iniziò nel 1591 su progetto di Giovan Francesco Grimaldi e Giacomo della Porta, ma fu proseguita da Carlo Maderno, al quale si deve la cupola, che è la quarta di Roma per diametro (metri 16,10) dopo quella di San Pietro, San Giovanni Bosco al Quadraro e dei Santi Pietro e Paolo all’Eur. Il lanternino è di Francesco Borromini. La facciata fu elevata nel 1665 da Carlo Rainaldi, che non riuscì a modificare del tutto il progetto del Maderno che non gli piaceva: pensò allora di porre ai lati della facciata due angeli. Un primo, che è sulla sinistra, lo scolpì Giacomo Antonio Fancelli, ma fu molto criticato, anche dal Papa Alessandro VII, per cui lo scultore seccato si rifiutò di scolpire l’altro facendo sapere al pontefice che se lo voleva se lo poteva fare da sé. Così la facciata resto con un solo angelo, dall’ala distesa e disposta contro la parete quasi a far da puntello, come fu maliziosamente commentato in due versi affissi alla statua di Pasquino: “vorrei volare al pari di un uccello / ma qui fui posto a fare da puntello”.
Numerose e splendide sono le cappelle: la più famosa è la Cappella Barberini, la prima a sinistra, detta anche della Tosca, perché fa da sfondo al melodramma Tosca di Giacomo Puccini, con il pittore Cavaradossi impegnato nel dipingere il ritratto della marchesa Attavanti, suscitando così la gelosia della sua amante. Particolare è la devozione popolare per la cappella di San Gaetano Thiene, legata alle celebrazioni natalizie con il cosiddetto “Sermone delle Nazioni” nell’ottavario dell’Epifania. Nella chiesa sono le tombe dei papi Pio II e Pio III, appartenenti alla famiglia Piccolomini, che aveva un palazzo sulla piazza, qui trasferite dalla basilica di San Pietro nel 1614, e la tomba di monsignor Giovanni Della Casa, autore del Galateo.
La calotta della cupola è interamente ricoperta dall’immenso affresco di Giovanni Lanfranco, la Gloria del Paradiso, e nei peducci della cupola sono affrescate le monumentali figure degli Evangelisti, opera del Domenichino. Nella conca absidale sono affreschi dello stesso Domenichino compiuti nel 1628, raffiguranti scene della vita di Sant’Andrea e San Pietro.