Roma Bella

Visite guidate a Roma e nel Lazio

APPUNTAMENTO: DOMENICA 27 novembre 2022 H 11 ALL’INGRESSO DEL PARCO DEI GORDIANI IN VIA PRENESTINA 325. DURATA: 1 H E 30’. LA GUIDA E' RICONOSCIBILE IN LOCO DAL CARTELLO ROMA BELLA.

PRENOTAZIONE: OBBLIGATORIA VIA MAIL A: inforomabella@virgilio.it, o chiamando i n. tel. 0697858194; 0661661527, CELL. 3669430785 (WHATSAPP). Visita guidata gratuita. Ingressi liberi.

La Villa dei Gordiani sulla Prenestina (un chilometro circa dopo l’attuale Largo Preneste), deriva il suo nome dalla gens di epoca severiana (III sec. d.C.) a cui apparteneva la proprietà dell’intero sito, sebbene tale identificazione sia messa in dubbio da alcuni storici, poiché l’unica fonte letteraria antica parla in modo generico di una “villa imperiale” lungo la via Prenestina senza fornirne l’esatta posizione. A questa gens appartennero ben tre imperatori, Gordiano I, Gordiano II (238 d.C.) e Gordiano III (238-244 d.C.).

La fonte sulla villa dei Gordiani è un passo della Historia Augusta (redatta da un Anonimo agli inizi del IV secolo d.C.): “domus Gordianorum etiam nunc exstat, quam iste Gordianus pulcherrime exornavit. est villa eorum via Praenestina ducentas columnas in tetrastylo habens, quarum quinquaginta carysteae, quinquaginta claudianae, quinquaginta synnades, quinquaginta numidicae pari mensura sunt. in qua basilicae centenariae tres, cetera huic operi convenientia, et thermae quales praeter Urbem, ut tunc, nusquam in orbe terrarum”, traduzione “La villa dei Gordiani ancora oggi esiste, dopo che lo stesso Gordiano (III) abbellì (il complesso, n.d.r.) in maniera stupenda. La loro villa sulla via Prenestina ha 200 colonne in disposizione tetrastila, di cui 50 di marmo caristio (il cipollino, n.d.r.), 50 di marmo claudiano (granodiorite, n.d.r.), 50 di marmo sinnadio (da Synnada, in Frigia, n.d.r.), 50 di marmo numidico (il c.d. “giallo antico”, n.d.r.). Vi erano tre basiliche della lunghezza di 100 piedi, adatte a questa fabbrica, e terme quali al di fuori dell’Urbe, almeno fino a quel tempo, non erano in alcun luogo al mondo”.

Indagini archeologiche e ricognizioni di superficie effettuate tra il 1954 e il 1960 portarono a ritenere che la zona fosse già stata occupata in età anteriore all’Impero da un complesso extraurbano del I secolo a.C., includente un’area residenziale privata con atrium, una parte di rappresentanza ed una parte adibita ad attività produttive con magazzini e ambienti destinati alla servitù.

Dette strutture di epoca repubblicana potrebbero costituire il nucleo originario di tutto il complesso monumentale, inglobato progressivamente nella villa rustica di età imperiale. Sul lato settentrionale della Prenestina possiamo osservare le vestigia più belle: il mausoleo rotondo, degli inizi del IV sec. d.C., la vicina “basilica”, sul genere di quelle funerarie dell’epoca di Costantino, due cisterne e due ampie aule in laterizio del pieno III secolo d.C.

In età medievale alcune parti della villa vennero inglobate in fortificazioni; il mausoleo rotondo era addirittura noto come “Monumentum”, dopo che in una bolla di Onorio III del 1217 venne ricordato come “turrim q(uae) d(icitur) Monumentum”, cioè la “torre che è detta Monumentum”. La struttura fu impiegata come torre di avvistamento e nel 1347 l’esercito dei Colonna, che si dirigeva da Palestrina verso Roma per attaccare Cola di Rienzo, fecero in questa zona un accampamento. Il Monumentum, trasformato poi in casale ad uso abitativo, fu comprato dai Colonna nel 1422 e da questi venduto, nel 1457, al Card. Domenico Capranica. Nel 1571 il Monumentum entrò nei possedimenti di Vincenzo Rossi dello Schiavo, dal quale deriva il nome “Tor de’ Schiavi” che sostituì l’antica denominazione.

In tempi più recenti, verso la fine del XIX secolo  l’area della villa dei Gordiani era suddivisa in due tenute, appartenenti ai principi Del Drago e Lancellotti. Tra il 1928 e il 1930 andò sviluppandosi senza alcun piano regolatore la “borgata Gordiani”, eliminata definitivamente negli anni Ottanta del Novecento.