Domenica 20 novembre 2022 h 13: i sotterranei di Vicolo del Puttarello presso la fontana di Trevi
APPUNTAMENTO: Domenica 20 novembre 2022 H 13 ALLA FONTANA DI TREVI, DAVANTI ALLA CHIESA DEI SANTI VINCENZO ED ANASTASIO. DURATA: 1 H. LA GUIDA E' RICONOSCIBILE IN LOCO DAL CARTELLO ROMA BELLA.
PRENOTAZIONE: OBBLIGATORIA VIA MAIL A: inforomabella@virgilio.it, o chiamando i n. tel. 0697858194; 0661661527, CELL. 3669430785 (WHATSAPP dott. Massimo Morandi Tarabella), o compilando il form sottostante. Visita guidata gratuita. Eventuali biglietti di ingresso sono a carico dei Soci partecipanti. La tessera di Socio costa euro 15, vale 12 mesi, si può fare sul posto e permette di prendere parte a un numero illimitato di attività culturali gratis.
VISITA GUIDATA AI SOTTERRANEI DELL'ACQUEDOTTO VERGINE
Non distante dalla Fontana di Trevi, in una traversa di Via di San Vincenzo, si sviluppa un interessante sotterraneo proprio al di sotto dello stabile di proprietà del Gruppo Cremonini in cui si trova il Cinema Trevi. Vicus Caprarius - La Città dell'Acqua è il suggestivo nome attribuito a questo sito, dopo gli scavi stratigrafici condotti, tra il 1999 e il 2001, dalla Soprintendenza Archeologica di Roma sotto la cura scientifica del Prof. Claudio Moccheggiani Carpano.
Le indagini archeologiche hanno portato alla luce un complesso edilizio ad uso residenziale di età neroniana, in particolare del periodo della nova urbs tra il 64 ed il 68 d.C. (di cui a Roma si hanno pochissime evidenze), che rappresenta una importante testimonianza dell’organizzazione urbanistica delle Regiones VII (Via Lata) e VI (Alta Semita) nei primi secoli dell’impero.
Gli scavi sono stati finanziati dal Gruppo Cremonini, proprietario dell’intero edificio soprastante. Il sito archeologico si estende per un’area di circa 350 mq, tra via di San Vincenzo e il Vicolo del Puttarello, ed include anche un piccolo Antiquarium con un florilegio dei materiali (più di 18.000 pezzi tra ceramica, elementi lapidei, bronzi e mosaici) rinvenuti nei 2 anni di indagini.
IL CASTELLUM AQUAE PRESSO LA FONTANA DI TREVI
La definizione di "Città dell'Acqua" data a questo luogo si spiega con la presenza di un Castellum Aquae, ovvero una cisterna di distribuzione dell’acqua proveniente dal vicino Acquedotto Vergine (Aqua Virgo), che, come apprendiamo dalle fonti letterarie (Sesto Giulio Frontino, De aquis Urbis Romae) nel tratto urbano dalla Porta Flaminia fino alla destinazione finale (le terme di Agrippa in Campo Marzio) contava ben 18 castella. L’acquedotto Vergine fu condotto a Roma nel 19 a.C.; in gran parte sotterraneo, aveva le sorgenti all’VIII miglio della Via Collatina nell’agro lucullano e, dopo un percorso di 19 km, entrava in città da nord, emergendo su arcate all’altezza della attuale Piazza di Spagna. Aveva una portata di 1202 lt al secondo, ed il Castellum individuato sotto il cinema Trevi poteva contenere 150.000 lt. Poiché era interamente sotterraneo nel tratto extraurbano (lo speco in alcuni punti si trova a 42 metri di profondità), non fu tagliato durante le guerre gotiche, pertanto fu l’unico acquedotto a continuare a portare acqua a Roma, fino ad oggi.
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