Domenica 20 novembre 2022 h 16: la Basilica di San Crisogono a Trastevere con i sotterranei
APPUNTAMENTO: Domenica 20 novembre 2022 H 16 A LARGO SAN GIOVANNI DE' MATHA (INGRESSO LATERALE DELLA BASILICA). DURATA: 1 H. LA GUIDA E' RICONOSCIBILE IN LOCO DAL CARTELLO ROMA BELLA.
PRENOTAZIONE: OBBLIGATORIA VIA MAIL A: inforomabella@virgilio.it, o chiamando i n. tel. 0697858194; 0661661527, CELL. 3669430785 (WHATSAPP dott. Massimo Morandi), o compilando il form sottostante. La visita guidata ai sotterranei di San Crisogono a Trastevere con l'associazione culturale Roma Bella è gratis per i Soci. La tessera di iscrizione (euro 15) si può fare sul posto, vale 12 mesi e consente di prendere parte ad un numero illimitato di iniziative culturali gratuite con ROMA BELLA.
VISITA GUIDATA SOTTERRANEI DI SAN CRISOGONO
La basilica di San Crisogono a Trastevere è dedicata ad un ufficiale romano convertitosi al Cristianesimo e vittima dell’ultima, feroce persecuzione di Diocleziano agli inizi del IV secolo. Dopo essere stato arrestato e deportato ad Aquileia, fu decapitato e gettato in mare. Le sue spoglie furono in seguito raccolte da Zoilo ed altri suoi seguaci e riportate a Roma per essere tumulate nella basilica trasteverina, sorta probabilmente agli inizi del V secolo.
La basilica corrisponde ad uno dei 25 Tituli romani a noi noti grazie all’elenco redatto nel sinodo di papa Simmaco del 499, dal quale apprendiamo che furono convocati 25 presbiteri di altrettanti Tituli romani, tra cui, appunto il “Titulus Chrisogoni”.
Ma cosa è un Titulus? E’ un centro di culto che, a differenza delle originarie domus ecclesiae del periodo detto “criptocristiano”, sorte in ambito privato (le case-chiese), nasce e si sviluppa direttamente come proprietà della comunità cristiana, è finanziato da ricchi evergeti o addirittura dal pontefice stesso con i suoi fondi, è sede di un diversificato clero secolare composto di un presbitero, lectores, ostiarii ed esorcisti, e garantisce la cura animarum, i sacramenti, l’azione di contrasto alle sacche residue di paganesimo, eventualmente anche la sepoltura in terra consacrata entro le mura.
LA BASILICA PALEOCRISTIANA DI SAN CRISOGONO MARTIRE
Quello di san Crisogono (oggi a 5 metri di profondità rispetto al piano stradale moderno) si compone all’origine di una vasta aula unica, realizzata unendo strutture appartenenti ad insulae preesistenti, del II-III secolo, e questo spiega sia la forma irregolare della planimetria, sia anche i dislivelli del pavimento. Dietro l’altare, un tempo coperto da un ciborio, è una cripta semianulare ancora oggi percorribile e di grande suggestione, dove erano sepolte le reliquie di Crisogono, Rufo e Anastasia, altri martiri dell’epoca. Del ciclo di affreschi si possono ancora oggi ammirare alcuni lacerti nella parete est con le storie di San Benedetto, del X secolo, e lungo la parete ovest, dove si trovano figure di papi e martiri, tra cui Agapito, Felicissimo, diaconi vittime delle persecuzioni dioclezianee.
La basilica paleocristiana viene sepolta e completamente rinnovata dal cardinale titolare Giovanni da Crema tra il 1116 e il 1137. Viene edificato dalle fondamenta un nuovo e più vasto edificio, con impianto a tre navate, presbiterio sopraelevato e ampio catino absidale, con copertura a capriate e magnifico pavimento in opera cosmatesca, ancora oggi perfettamente conservato nonostante la sua veneranda età.
Agli inizi del XVII secolo su iniziativa di un nuovo cardinale titolare, Scipione Caffarelli Borghese, viene dato incarico all’architetto Giovanni Battista Soria di rivedere la basilica secondo il gusto dell’epoca, modificando la facciata, aggiungendo alcune decorazioni in stucco e legno dorato all’interno, ma senza stravolgere radicalmente l’impianto medievale che conserva tutto il suo fascino.
Dopo essere stata amministrata per lungo tempo dai Benedettini e poi dai Carmelitani di Mantova, oggi la basilica è retta dai Patri Trinitari Spagnoli, antichissimo ordine fondato da San Giovanni de’ Matha nell’XI secolo, preposto alla cura degli infermi e degli schiavi vittime della oppressione dei Mori di Spagna.
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