Giovedi 8 dicembre 2022 h 20,30: visita guidata serale sui Fantasmi di Roma dal Pantheon a Castel Sant'Angelo
APPUNTAMENTO: giovedi 8 dicembre 2022 H 20,30 DAVANTI AL PANTHEON IN PIAZZA DELLA ROTONDA; TERMINE A CASTEL SANT'ANGELO. DURATA: 1 H E 45'. LA GUIDA E' RICONOSCIBILE DAL CARTELLO ROMA BELLA.
PRENOTAZIONE: OBBLIGATORIA VIA MAIL A: inforomabella@virgilio.it, o chiamando i n. tel. 0697858194; 0661661527, cell. 3669430785 (whatsapp), oppure compilando il form sottostante. La visita guidata serale "spettri e anime dannate nella città eterna" dal Pantheon a Castel Sant'Angelo con l'associazione culturale Roma Bella è gratis per i Soci.
Il nostro itinerario serale dedicato ai Fantasmi di Roma si articola per le vie più importanti del centro, partendo da Piazza della Rotonda, attraverso Piazza Navona, Piazza Pasquino, Via del Governo Vecchio, Via dei Banchi Nuovi, Ponte Sant’Angelo, per terminare a Castel Sant’Angelo.
Descriveremo i monumenti principali che incontreremo sul nostro percorso, e narreremo le struggenti leggende (e vere storie di cronaca riportate anche dai quotidiani) sulle anime perdute che ancora vagano per la città, alla ricerca di una pace che è loro negata per sempre, infestando monumenti e piazze a notte fonda, ma anche comunicandoci la loro incredibile umanità, prigionieri di una dimensione sospesa tra cielo e terra.
Il Pantheon pullula letteralmente di presenze soprannaturali, basti pensare che il tempio fu consacrato a tutte le divinità del politeismo romano proprio a causa di un’apparizione del dio Marte avuta dal generale di Ottaviano Augusto, Marco Vipsanio Agrippa, prima di partire per le campagne contro i Parti. Devastato dall’incendio che aggredì il Campo Marzio nell'80 d.C., il tempio fu riedificato in epoca adrianea con cella a pianta circolare con copertura a cupola e pronao ottastilo di colonne monolitiche in granito.
Nel 609 Papa Bonifacio IV convertì il tempio pagano nella basilica di Santa Maria ad Martyres, ma pare che la cerimonia non sia filata del tutto liscia: al momento della benedizione della chiesa, sulle note del “gloria in excelsis Deo”, schiere di diavoli irritati per essere stati disturbati dal loro sonno secolare, si alzarono in volo con gemiti terrificanti, per uscire dall’oculo della cupola e non tornare mai più. In tempi più recenti il fantasma di Umberto I di Savoia apparve ad un atterrito carabiniere che montava la guardia al suo sepolcro all’interno del Pantheon, e che, tra l’altro, non poteva nemmeno muoversi a causa del suo turno. Dopo avergli rivelato importanti segreti politici, il fantasma scomparve, e l’impietrito carabiniere (che non volle mai far parola di quelle rivelazioni) finalmente smontò dal turno e togliendosi il soprabito, vide che dietro c’era l’impronta bruciata di una spettrale mano!
Ci spostiamo a piedi a Piazza Navona, teatro di numerose ed inquietanti apparizioni notturne. Nelle notti di luna piena dietro le imposte delle finestre di Palazzo de’ Cupis ci appare una mano mozza, che riflette la pallida luce lunare. E’ di Costanza de’ Cupis, una giovane nobile romana che abitava nel palazzo, che andava famosa per la leggiadrìa delle sue mani. Un giorno, mentre ricamava, per una banale puntura di un ago la sua mano si infettò e dopo alcuni giorni dovette essere amputata, provocandole uno sconforto tale da condurla alla morte di crepacuore.
E che dire di Donna Olimpia Maidalchini Pamphili, l’odiatissima cognata di Papa Innocenzo X, soprannominata "la Pimpaccia di Piazza Navona"? Secondo la leggenda, in primavera nelle notti tempestose, si vede saettare in cielo una carrozza nera trainata da cavalli senza testa con a bordo il fantasma della avidissima cortigiana, una donna tanto potente e ricca quanto detestata, tutt’altro che caritatevole con il popolo, che aveva addirittura avuto la sfrontatezza di far allontanare il mercato delle verdure da Piazza Navona, sua abituale residenza (proprio per questo oggi si trova a Campo de’ Fiori), perché il vociare dei venditori sotto le sue finestre le dava fastidio.
Percorrendo via del Governo Vecchio (dove si aggirano altri inquietanti spettri), Piazza dell’Orologio e via dei Banchi Nuovi (dove agli inizi del XX secolo avvenne un tragico incidente che produsse 2 fantasmi), arriviamo a Castel Sant'Angelo, tappa conclusiva del nostro percorso, dove pare aleggino molti spiriti morti di morte violenta. Oltre alle anime dei condannati a morte prigionieri tra le mura di Castel Sant’Angelo, i cui lamenti si odono ancora a notte fonda tra le antiche pietre, la presenza più celebre e straziante è sicuramente quella di Beatrice Cenci, protagonista suo malgrado di uno dei fatti di cronaca più efferati della Roma di fine Cinquecento, avendo portato a termine l’omicidio del padre Francesco in combutta con i fratelli. Un inflessibile Papa Clemente VIII fece condannare a morte, nonostante le numerose attenuanti a loro favore, tutti i colpevoli. Ed è così che il fantasma di Beatrice si può vedere ogni anno, nella notte tra il 10 e l'11 settembre, anniversario della sua esecuzione, con la testa sottobraccio, mentre cammina sul ponte chiamando il fratellino: “Bernardo …. Bernardo!!!”.
Su Ponte Sant’Angelo alle prime luci dell’alba ama indugiare, avvolto nel suo mantello scarlatto, anche Giovanni Battista Bugatti, ovvero Mastro Titta, il boia più produttivo della Roma papalina, autore tra il 1796 e il 1864 di ben 516 esecuzioni capitali. Non è cattivo: si sente solo, e avvicina i passanti per offrire loro una presa di tabacco (come faceva con i suoi condannati) e scambiare qualche parola.
La tessera di iscrizione all'associazione culturale Roma Bella si può fare in loco, vale 12 mesi, costa 15 euro, consente di prendere parte ad un numero illimitato di iniziative culturali gratis.
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