Domenica 6 novembre 2022 h 14,30: visita guidata alle Terme di Caracalla con archeologo
APPUNTAMENTO: DOMENICA 6 NOVEMBRE 2022 H 14,30 DAVANTI ALLA BIGLIETTERIA DELLE TERME DI CARACALLA. DURATA: 1 H. LA GUIDA E' RICONOSCIBILE IN LOCO DAL CARTELLO ROMA BELLA.
PRENOTAZIONE: OBBLIGATORIA VIA MAIL A: inforomabella@virgilio.it, o chiamando i n. tel. 0697858194; 0661661527, CEL. 3669430785 (WHATSAPP), 3396798106, o compilando il form sotto. Visita guidata gratuita, eventuali ingressi sono a carico dei Soci partecipanti.
Le Terme di Caracalla, ad oggi il complesso termale di età imperiale meglio conservato a Roma, si trovano sulle pendici dell’Aventino, su un’altura chiamata Piccolo Aventino.
Furono costruite dall'imperatore Lucio Settimio Bassiano, meglio conosciuto come Caracalla, tra il 212 ed il 217 d.C., fuori della Porta Capena delle Mura Serviane. Edificate in opera laterizia con ricchissimi rivestimenti marmorei e in stucchi policromi, furono le più grandi in tutto l'impero fino alla costruzione delle Terme di Diocleziano agli inizi del IV secolo d.C. Si calcola che avessero una capienza di circa 2500 persone, con un consumo medio stimato in 80.000 litri metri cubi di acqua al giorno.
Le dimensioni del complesso termale sono impressionanti, basti pensare che la natatio, la vasca di acqua non riscaldata usata per il nuoto dopo l’itinerario consueto gymnasium - laconicum - calidarium - tepidarium - frigidarium, è lunga ben 54 metri, vale a dire 4 metri in più di una moderna piscina olimpionica!
L'edificio termale vero e proprio era circondato da un perimetro esterno, nel quale erano ricavati altri spazi destinati a biblioteche, sale per massaggi ed esercizi ginnici, sale per spettacoli, e perfino un piccolo teatro con la cavea appoggiata al lato meridionale.
L’approvvigionamento idrico era garantito da una diramazione dall'Acqua Marcia del 144 a.C., chiamata Aqua Antoniniana, che attraversava l'Appia all’altezza del c.d. Arco di Druso. Gli ingressi erano 4 ed erano situati tutti sul lato Nord, preceduti da un ampio viale alberato chiamato Via Nova.
Durante le guerre greco-gotiche (535-553 d.C.), Roma fu assediata dai Goti e nel 537, a causa del taglio degli acquedotti (ivi compresa l’Aqua Marcia) le terme cessarono di funzionare.
Nei secoli successivi il complesso cadde in rovina e fu utilizzato nel Medioevo come cava di materiali da costruzione.
Alla metà del XVI secolo scavi praticati con lo scopo di recuperare opere d’arte, riportarono alla luce magnifici gruppi scultorei, salvati dalle spoliazioni di epoca medievale in quanto sepolti sotto metri di macerie prodotte dal crollo dei tetti e dei pavimenti del piano superiore. Alcuni di questi capolavori della scultura antica, il c.d. Ercole Farnese, la Flora Farnese ed il Toro Farnese raffigurante il supplizio di Dirce, entrarono a far parte della Collezione Farnese; in seguito a causa di vicende dinastiche ed ereditarie con i Borbone furono portati a Napoli, ed oggi possono essere ammirati nel Museo Archeologico Nazionale del capoluogo campano.
Spoliazioni ed asportazioni arbitrarie di manufatti proseguirono per tutto il 1500: una gigantesca colonna monolitica di granito dal frigidarium fu donata nel 1563 da papa Pio IV al Granduca di Toscana Cosimo I de’ Medici, che, dopo un trasporto durato 1 anno, la fece erigere al centro di piazza Santa Trinità a Firenze.
Due enormi vasche in granito rosa di Assuan, provenienti da ambienti ai lati delle palestre, si trovano oggi a Roma in Piazza Farnese, una davanti al palazzo del Gallo di Roccagiovine e l'altra davanti alla chiesa di Santa Brigida, e funzionano come fontane. Alcuni magnifici mosaici si possono ancora ammirare in situ, mentre altri, come quello con scene di allenamento e gare atletiche, sono confluiti nelle collezioni dei Musei Vaticani.
La visita guidata delle terme di Caracalla è gratuita per i Soci della associazione culturale Roma Bella.