Domenica 13 novembre 2022 h 10: Passeggiata archeologica romana dei Castra Praetoria
APPUNTAMENTO: DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022 H 10 ALL’INGRESSO DELLA BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE IN VIALE CASTRO PRETORIO 105. DURATA: 1 H E 45’. LA GUIDA E' RICONOSCIBILE IN LOCO DAL CARTELLO ROMA BELLA.
PRENOTAZIONE: OBBLIGATORIA VIA MAIL A: inforomabella@virgilio.it, o chiamando i n. tel. 0697858194; 0661661527. Visita guidata gratuita. Si consiglia di portare scarpe da ginnastica in quanto la distanza totale da percorrere è di km 2,800. Il punto di arrivo è di nuovo all'ingresso della Biblioteca Nazionale Centrale poiché si percorre tutto il perimetro dei castra praetoria.
I resti monumentali dell’antica caserma dei pretoriani, la guardia personale dell’Imperatore, si trovano lungo il viale Castro Pretorio, al quale danno il nome con una traduzione italiana, a ridosso delle Mura Aureliane, sui viali del Policlinico e dell’Università. Furono costruiti tra il 20 e il 23 d.C. dall’imperatore Tiberio su un’area molto più estesa di quella che attualmente li identifica, perché erano in origine un rettangolo di 400 metri di lunghezza e 380 di larghezza. Il perimetro fortificato comprendeva un campo per le esercitazioni militari, il praetorium sede del comando, l’armamentarium ovvero l’armeria, l’aerarium (cassa), il valetudinarium (infermeria) e gli horrea (magazzini).
I castra si aprivano su quattro porte, delle quali sono ancora visibili la porta praetoria (sul muro del viale, collocata tra due finte torri) e la porta principalis dextera sul viale del policlinico. La caserma fu distrutta da Costantino nel 313, perché la guardia pretoriana era rimasta fedele al suo rivale Massenzio, così l’area venne presto abbandonata. Fu nel XVII secolo che i Gesuiti vi coltivarono una vigna e la chiamarono Macao, in ricordo della loro missione in Cina, finché nel 1862 monsignor De Merode, nel piano di ristrutturazione urbana, vi insediò una caserma pontificia, riportando la zona all’antica destinazione d’uso. I Gesuiti mantennero una parte della vigna per l’uso di villeggiatura dei novizi, con un piccolo fabbricato che fu abbattuto nel 1870, quando vennero alla luce nuovi reperti archeologici degli antichi castra.
Divenne tutta zona militare, con la Caserma Macao dei Cavalleggeri di Alessandria. Ancora destinata ai fini militari, la zona è in parte riservata alla Biblioteca Nazionale Centrale Vittorio Emanuele II aperta nel 1876.