Sabato 5 novembre 2022, h 15: visita guidata a Tor Pignattara tra archeologia, street art e cinema
APPUNTAMENTO: SABATO 5 NOVEMBRE 2022 H 15 AL MAUSOLEO DI SANT'ELENA IN VIA CASILINA 641. DURATA: 1 H E 45'. LA GUIDA E' RICONOSCIBILE IN LOCO DAL CARTELLO ROMA BELLA.
PRENOTAZIONE: OBBLIGATORIA VIA MAIL A: inforomabella@virgilio.it, o chiamando i n. tel. 0697858194; 0661661527 (attivi tutti i giorni h 8-20), cell. 3669430785 (WhatsApp DOTT. MASSIMO MORANDI).
Il quartiere di Tor Pignattara è oggi conosciuto per essere uno dei quartieri più multietnici della capitale, area densamente stratificata di storia e di arte, luogo di incontro e convivenza di molteplici culture e tradizioni. Il suo territorio articolandosi a ridosso dell’importante asse della via Casilina (ex via Labicana) rientra nel vasto progetto dell’Ecomuseo urbano casilino che nasce con la finalità di censire, mappare e individuare percorsi di fruizione tematica con il fine di valorizzare e diffondere la conoscenza del patrimonio materiale e immateriale dell’area.
Il nostro itinerario partirà dal luogo da cui viene fatta risalire l’origine del nome del quartiere, ossia il Mausoleo di Sant’Elena (315-325 d.C) nella vasta area archeologica conosciuta come Complesso ad Duas Lauros (“ai due lauri”) che al tempo di Massenzio fu occupata dal cimitero degli equites singulares, la guardia imperiale a cavallo. Nonostante la destinazione d’uso di matrice pagana, i cristiani scelsero questo luogo per inumare alcuni martiri sin dai tempi delle persecuzioni, creando di fatto un’importantissima meta di venerazione. Questa sovrapposizione fu risolta da Costantino che, dopo aver sciolto la guardia imperiale che sia era schierata con Massenzio, distrusse la necropoli degli equites singulares lasciando di fatto via libera al solo culto cristiano. In tal senso, con l’edificazione del mausoleo dinastico e della basilica circiforme dedicata ai SS. Marcellino e Pietro (320 d.C.) con annesse omonime catacombe (tra le più grandi di Roma), si diede inizio al processo di cristianizzazione monumentale del suburbio.
La presenza di grandi anfore, dettaglio costruttivo per la realizzazione della copertura della volta del Mausoleo, indusse già durante l’Alto Medioevo a chiamare il monumento “Torre delle pignatte”, da cui l’attuale toponimo Tor Pignattara.
Proseguiremo verso i resti del tratto emergente dell’undicesimo acquedotto di Roma, ossia l’Acquedotto Alessandrino, realizzato da Alessandro Severo nel 226 d.C. Nel contesto dell’area, chiamata Parco Giordano Sangalli, avremo modo di cogliere le caratteristiche del paesaggio in relazione all’acqua, le sue trasformazioni e le vicende abitative tra ‘800 e ‘900 con la nascita del Borghetto Alessandrino, ma anche i molteplici riferimenti alla produzione cinematografica che ha scelto questi luoghi come set per cogliere il fortunato e complesso tema della periferia romana, nonché di ammirare il mural di Walls “Quadraro, Vigne, Tor Pignattara” (2009).
Volgendo verso l’area individuata da via Tor Pignattara, via della Marranella e via dell’Acqua Bullicante, in quella che un tempo era la Borgata della Marranella, da pochi anni ribattezzata da alcuni “della Bangladella” (per la predominante presenza delle comunità bangladese), tra i luoghi memori delle vicende dell’occupazione tedesca e della resistenza gappista, e tra i muri ospitanti i numerosi murales sostenuti dal progetto “I love Torpignart”, immersi in una caratteristica atmosfera multietnica, avremo modo di apprezzare la complessità e le tante sfaccettature del quartiere.
Visita gratis per i Soci di Roma Bella.