La Fontana della Terrina di fronte alla Chiesa Nuova
La fontana della Terrina si trova ai margini di piazza della Chiesa Nuova, davanti a Corso Vittorio Emanuele II. Risale al 1581, quando fu realizzata da Giacomo della Porta per volere di Papa Gregorio XIII Boncompagni e collocata a Campo de’ Fiori, costruita interrata, ovvero al di sotto del livello stradale, per la scarsa pressione dell’Acqua Vergine (acquedotto romano risalente addirittura al 19 a.C.) che la alimentava. Lastricata in travertino, con due rampe di quattro gradini, aveva al centro una tazza ovale con quattro delfini bronzei, che erano inizialmente stati progettati per la fontana delle tartarughe di Piazza Mattei.
Stando a Campo de’ Fiori, sede del mercato delle verdure, era spesso utilizzata come pattumiera e riempita di rifiuti, pertanto Gregorio XV nel 1622 fece realizzare un coperchio di travertino che chiudeva il catino di marmo. Allora i romani soprannominarono la fontana “terrina” ovvero zuppiera. Nella circostanza fu incisa sul collarino sotto il pomo del coperchio la seguente epigrafe: “Ama Dio e non fallire, fa del bene e lassa dire, MDCXXII”, e vennero tolti i quattro delfini, che misteriosamente scomparvero. La terrina in seguito fu rimossa da Campo de’ Fiori nel 1889, per fare posto al contestato monumento a Giordano Bruno proprio nel luogo in cui arse il suo rogo. La fontana fu custodita nei magazzini comunali fino a 1924, quando venne collocata davanti alla Chiesa Nuova, mentre a Campo de’ Fiori fu disposta una copia di fronte alla statua del filosofo “eretico”.