La cappella di San Francesco a San Pietro in Montorio
Nella cappella dedicata a San Francesco, monumento funebre della famiglia Raymondi, c’è tutta l’arte e l’esperienza scenica di Gian Lorenzo Bernini. Gliene fu affidata la realizzazione nel 1640. Certamente suo è il progetto, di artisti della sua bottega sono tutte le opere di decorazione: Francesco Baratta firmò l’Estasi di San Francesco, l’altorilievo sull’altare; Andrea Bolgi, detto il Carrarino, e il francese Nicola Sale scolpirono i busti e i sarcofagi; Guido Ubaldo Abbatini da Città di Castello si occupò degli affreschi probabilmente eseguiti su disegno del maestro. Architettura, scultura e decorazione, un insieme armonico valorizzato da teatrali effetti di luce: luce diffusa dalla navata attraverso un arco di ingresso più alto, luce diretta dalle finestre laterali che esaltano le sculture dei sepolcri e poi una delicata luce di quinta. Proviene da un’apertura, in alto a sinistra, nascosta dalle colonne del tabernacolo, che come un faro proietta una lama di luce radente che vivacizza di contrasto la scultura sull’altare e ammorbidisce il freddo candore del marmo.