La cordonata del Campidoglio
Nel corso della nostra visita guidata ai fori imperiali (come ad esempio la visita guidata serale dal Colosseo al Campidoglio) accederemo alla Piazza del Campidoglio dalla “cordonata”, la scalinata che sale con leggera pendenza dalla Piazza di Aracoeli. Fu disegnata da Michelangelo nel contesto della ristrutturazione di tutto il colle nel 1546, modificata da Giacomo della Porta nel 1578 e accorciata nel 1929 durante i lavori per l’apertura della Via del Mare. All’inizio della cordonata, due leoni egizi in basalto provenienti dall’Iseo Campense e adattati a fontane da Giacomo della Porta nel 1588; rimossi nel 1880 e sostituiti da due copie in marmo, furono risistemati in loco nel 1956. In particolari occasioni dalla bocca dei due leoni un tempo sgorgava, anziché acqua, vino “l’uno bianco et l’altro rosso”, riporta una cronaca, “con gran sollazzo del popolo, il quale d’ogni sesso ed età concorreva con tazze e fiaschi a bevere allegramente, et altri a gara, et a forza di pugni s’avanzavano a farne acquisto con la panza e con boccali”.
Nel giardino di destra, che fiancheggia la cordonata, alcuni filari di massi di mura repubblicane; in quello di sinistra, il monumento a Cola di Rienzo, nel luogo in cui il tribuno fu ucciso dal popolo nel 1354. Qui, in due gabbie, erano mantenute una lupa ed un’aquila, simboli della città di Roma; scomparvero dopo la seconda guerra mondiale, ma la lupa fu ripristinata, addirittura in compagnia di un lupo, fino al 1960. Alla fine della cordonata si apre ai due lati la balaustra della piazza, e su di essa sono collocati elementi scultorei rivolti verso la città. I colossali Dioscuri, provenienti dalla zona di Monte de’ Cenci, dove sorgeva il tempio loro dedicato, collocati al posto di quelli previsti inizialmente da Michelangelo che sono oggi in Piazza del Quirinale; i cosiddetti Trofei di Mario, in realtà ornamenti trionfali di Domiziano per le sue vittorie sui Daci e sui Germani, qui trasferiti nel 1590 dalla Ninfeo di Alessandro Severo in Piazza Vittorio Emanuele II; le statue di Costantino e del figlio Costante, provenienti dalle Terme di Costantino al Quirinale e qui collocate nel 1653; due colonne miliarie relative al primo e al settimo miglio della Via Appia.