Un gioiello di Trastevere: la basilica di san Benedetto in Piscinula
La Chiesa di San Benedetto in Piscinula prende il suo nome dal Santo a cui è dedicata (San Benedetto da Norcia) e dalle vasche o piscine termali rinvenute nell'omonima piazza. È stata avanzata anche l'ipotesi che il nome derivi da un vicino mercato del pesce.
La chiesa, costruita nell’XI secolo, sorgerebbe sulle rovine del palazzo che apparteneva alla gens Anicia, la Domus Aniciorum, di cui però nessun resto è mai stato rinvenuto. Certo invece è che il santo dimorò qui per qualche anno durante il suo soggiorno romano, poi lasciò di studi e abbandonò il benessere di cui godeva grazie alla sua nobile famiglia per andare a vivere in una grotta vicino a Subiaco e dedicarsi esclusivamente a Dio. Dal suo percorso spirituale nacque l'ordine dei benedettini.
La facciata, in finto bugnato, è di tempi molto più prossimi a noi, fu restaurata la prima volta nel 1678 e nuovamente nel 1844. Un portale architravato è nel primo ordine, un finestrone semicircolare nel secondo ordine, il tutto sormontato dal timpano.
Sempre guardando la facciata in alto, sulla sinistra, possiamo scorgere la sommità del campanile romanico, il più piccolo di Roma, che conserva, tra l'altro, la campana più piccola della città, tuttora perfettamente funzionante, datata 1069. Il campanile è a pianta quadrata, in laterizio ed è scandito in due ordini da una semplice cornice a denti di sega nei quali si aprono piccole bifore.
L'interno della chiesa presenta tre navate divise da 8 colonne di spoglio risalenti tra il I e il V secolo e il pavimento cosmatesco in porfido e serpentino del XII secolo riveste il calpestìo della sola navata centrale.
L'altare maggiore custodisce una tavola a fondo oro del XV secolo con la figura di San Benedetto. L'abside è adornato con affreschi del ‘400 che rappresentano la Madonna con il Bambino e il committente.
Nella chiesa è la ben nota Cappella della Vergine, un minuscolo oratorio costruito nell'VIII secolo, inglobato nella chiesa durante la sua costruzione: è a pianta trapezoidale con volta a crociera sostenuta da quattro colonne del secolo VIII. Il suo altare custodisce una Madonna con Bambino, chiamata Madonna della Misericordia, un affresco del Trecento staccato e riportato su tela, particolarmente venerato dai fedeli perché davanti a questa immagine sarebbe venuto a pregare San Benedetto, il fondatore del monachesimo d’Occidente.
Dall'oratorio è possibile accedere ad una cella molto piccola, luogo di penitenza del giovane Santo.
Fino al 2002 la chiesa è stata sede delle Sorelle di Nostra Signora del Carmelo, dal 2003 è affidata agli “Araldi del Vangelo”.
(Testo e fotografie: cortesia Carla Doherty)